Ho sentito spesso usare il termine “mentalista“, qualcuno si e’ fatto un idea grazie alla serie tv The Mentalist , qualcun’ altro ha visto esibizioni in Italians Got Talent, qualcuno nel film Now You See Me – I maghi del crimine, e posso dire che è mal definito su tutte le fonti online. Molto probabilmente perché noi (i mentalisti) non ne abbiamo reso facile la definizione. È vero? È falso? È psichico, psicologico o magico? Bene, ecco una definizione ufficiale. Definito da me, un mentalista.

Mentalista: un intrattenitore che replica straordinari poteri mentali, usando tecniche di illusione e psicologia applicata

Quindi è chiaro, stiamo parlando di un intrattenitore. Il cui compito è quello di intrattenere trasferendo l’idea di straordinari poteri mentali: telepatia, telecinesi, controllo mentale, memoria fotografica, precognizione e altri misteri mentali. Non per dimostrare che questi poteri esistono realmente, ma per creare un’illusione teatrale convincente di questi poteri, per uno spettacolo dannatamente straordinario.

È la combinazione di illusione e psicologia applicata, che rende difficile da definire ” il mentalismo”. Questo è anche il motivo per cui non possiamo dire se è “reale” o “falso”. Perché non è né l’uno né l’altro. Il punto è creare un mistero e lasciarti a bocca aperta sui poteri non sfruttati della mente umana.

Infine, una cosa è indiscutibile. Il mentalista non è mai stato, né lo sarà mai, genuinamente psichico. In effetti, alcuni dei segreti del mentalismo provengono da falsi sensitivi, tanto per cominciare! La differenza è che un sensitivo ti “svela” segreti, un mentalista li tiene per se. Perché apprezziamo la gioia del mistero. Per eccitare la mente, sollevare domande e provocare un dibattito intelligente. Se fatto bene, può essere un pezzo di intrattenimento potente e stimolante.